Ieri ho avuto l’onore ed il piacere di partecipare alle commemorazioni della battaglia e dell’eccidio del Tancia a Poggio Mirteto, in Sabina. Un Comune che, assieme alla Regione Lazio, all’ANPI, all’ARCI e alla Fondazione Nenni ha creato il Museo Diffuso della Resistenza in Sabina. Ho portato l’esperienza di Paesaggi della Memoria, raccontando quanto abbiamo fatto finora e quanto vorremmo fare nell’immediato futuro, auspicando fin da subito una loro adesione.
Si tratta di un Museo che va visitato con gli scarponi da trekking, che si snoda dalle colline fino alla montagna, che tocca tanti luoghi e racconta diversi avvenimenti resistenziali. Un Museo, ed un percorso, inaugurato lo scorso anno ma che già sta mettendo in campo molte iniziative, come il convegno di ieri pomeriggio. Antonio Tedesco (Fondazione Nenni) ha raccontato l’impegno della sua istituzione per il concretizzarsi del progetto, Maurizio Zuccari e Antoni Cipolloni hanno raccontato gli episodi della Resistenza, premiando anche alcuni testimoni che erano presenti in sala con la partecipazione dell’Assessore alla Cultura di Poggio Mirteto e del Sindaco di Monte San Giovanni.
Alcuni testimoni sono intervenuti ed hanno condiviso i loro ricordi, come Ilva Fiori, staffetta partigiana imprigionata a Rieti, padre antifascista e poi partigiano. Ci raccontava come lei e i suoi tre fratelli per tutte le scuole non avevano mai avuto voti alti, mai ricevuto regali, proprio perché figli di un antifascista che si rifiutava di portare i propri figli al sabato fascista. La dittatura è anche questo.