Liberazione di Gropparello

Una volta ritirati dalla collina i reparti tedeschi protagonisti dell’operazione di rastrellamento “Wallenstein” del Luglio 1944, i reparti della RSI rimangono soli a presidiare le caserme e i comuni dell’appennino piacentino. Soli a fronteggiare l’urto di un movimento resistenziale che fremeva per riprendersi i territori conquistati nei mesi precedenti e spostare decisamente verso la pianura il baricentro delle proprie azioni militari. L’8 Agosto 1944 gli uomini del “Pipp” (Primo Carini), il gruppo originario dei partigiani di Gropparello, insieme ad altri combattenti accorsi per la battaglia, attaccano la caserma della RSI del paese e dopo poche ore di combattimento ottengono la resa dei fascisti. Si tratta del primo atto di di una serie di azioni che porteranno nei mesi successivi alla formazione della “Zona Libera” di Val d’Arda, che resisterà fino alla seconda fase del Rastrellamento Invernale del 6 Gennaio 1945 e comprenderà oltre a Gropparello i comuni di Lugagnano, Vernasca e Morfasso. L’evento sarà al centro di un progetto di “public history” promosso dal Comune di Gropparello e coordinato dal “Museo della Resistenza Piacentina” che dal 2011 al 2016 coinvolgerà la comunità, le associazioni e la scuola del paese.