Paesaggi della Memoria: in un libro e un dvd si raccontano i luoghi della memoria e la rete che li unisce.
Il cofanetto Paesaggi della Memoria contiene il libro – con prefazione di Paolo Gentiloni, premessa di Massimo Dadà, e saggio storico di Paolo Pezzino e schede di venticinque musei – e un film-documentario sul progetto di rete.
Il libro racconta la resistenza dei partigiani in montagna e nelle città; il coraggio delle donne che rivestono di abiti civili i soldati sbandati dopo l’8 settembre per aiutarli a raggiungere casa o che si oppongono agli ordini brutali di sfollamento di intere città; gli internati militari italiani che, vivendo in condizioni di prigionia molto dure, in gran numero resistono alle sirene dell’arruolamento nelle file tedesche o fasciste pur di non continuare a combattere una guerra che non è più la loro; la deportazione degli antifascisti e della popolazione civile nei campi di concentramento in Germania, da dove molti di loro non fecero ritorno; la persecuzione degli ebrei da parte di fascisti e tedeschi, e il loro sterminio; le stragi di intere comunità da parte dell’esercito tedesco coadiuvato dai fascisti repubblicani. Tutto questo ricordano e narrano i tanti musei sparsi sul territorio nazionale, ora riuniti in una rete, Paesaggi della Memoria, che sono i veri protagonisti di questo progetto.
Archivi della Resistenza, dopo più di due anni di riprese in giro per l’Italia del centro-nord, ha realizzato un film documentario che per la prima volta racconta i Paesaggi della memoria: una rete di musei e luoghi di memoria dell’Antifascismo, della Deportazione, della Seconda Guerra Mondiale, della Resistenza e della Liberazione in Italia, che promuove la conoscenza storica, la partecipazione e la formazione dei cittadini. In ogni viaggio esiste un punto di partenza e per la nostra associazione è stato il Museo Audiovisivo della Resistenza di Fosdinovo che, in questi ultimi anni, non solo abbiamo contribuito ad animare, ma è diventato per noi un luogo d’elezione, dove sperimentare nuovi percorsi e trovare una più profonda ragion d’essere. L’incontro con gli altri paesaggi della memoria – alcuni molto noti e altri ancora poco conosciuti – è stata occasione per scoperte sorprendenti, nuove amicizie e una crescita di consapevolezza rispetto al proprio ruolo: nelle analogie e nelle differenze che rendono ogni luogo unico, si può trovare nuova lena per un lavoro culturale che investe il futuro dei cittadini e delle cittadine non meno che la nostra memoria.
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